ARTICOLI

ARTES 5.0 - Restart Italy “Robotica e Intelligenza artificiale a sostegno di catene del valore resilienti, sostenibili e incentrate sull'uomo”

Industria 4.0, Robotica e Intelligenza Artificiale, News ed eventi

ARTES 5.0 - Restart Italy “Robotica e Intelligenza artificiale a sostegno di catene del valore resilienti, sostenibili e incentrate sull'uomo”

12 mag, 2023

Roma, 5 maggio 2023. All’auditorium della sede centrale dell’INAIL si è tenuta la presentazione di ARTES 5.0, polo di innovazione costituito da imprese e centri di ricerca per affrontare insieme le sfide della transizione ecologica, della sostenibilità e della trasformazione digitale.

Artes 5

Presentati a Roma la scorsa settimana presso la sede di INAIL gli strumenti tecnologici e finanziari con cui lo European Digital Innovation Hub (EDIH) ARTES 5.0, co-finanziato dalla Commissione Europea e dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, può accelerare la transizione digitale ed ecologica delle Imprese e Pubbliche Amministrazioni nei settori della salute, dell’energia “verde”, della qualità della vita, della economia della rigenerazione e della produzione sostenibile, dell’industria creativa e culturale.

Il progetto, selezionato e co-finanziato per il periodo 2021-2027 nell’ambito del programma Digital Europe dalla Commissione Europea, è coordinato dal Centro di Competenza ARTES 4.0. Oltre ai 17 partner beneficiari, ai due partner affiliati e ai tre partner associati a livello nazionale (tra cui INAIL che ha ospitato l’evento, e che nell’ambito dell’EDIH promuove l’impiego delle tecnologie digitali per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro), ARTES 5.0 coinvolge anche altri European Digital Innovation Hub in Italia e nelle aree limitrofe, con i quali sono stati firmati diversi accordi a lungo termine per estendere la rete di collaborazione, in modo da garantire un’offerta più completa di servizi.


I partner di ARTES 5.0



 

artes 5
artes 5

Franco Bettoni ha aperto i lavori insieme a Maurizio Montemagno, sostenendo una piena sintonia con gli obiettivi della Commissione Ue e l’impegno da sempre dell’Istituto nel promuovere la centralità della persona e un approccio sistemico rispetto alle tematiche del lavoro e dei rischi ad esso connessi. L’essere umano viene posto al centro del processo produttivo in termini non solo di prevenzione ma anche di ricerca, migliorando aspetti come la protesica ma anche quelli relativi a tematiche ambientali, e tutelando la salute delle lavoratrici e dei lavoratori in ambienti più sicuri e inclusivi.

Maurizio Montemagno ha confermato il supporto del MIMIT alle transizioni gemelle green e digitale. Citando un recente studio di OCSE e Banca d’Italia, che ha evidenziato che le imprese più resilienti alla pandemia sono state quelle che hanno investito di più nell’innovazione tecnologica, il Dirigente Generale del Ministero ha ribadito il ruolo fondamentale dei Centri di Competenza e degli EDIH nel costituire uno snodo importante nella sinergia tra pubblico e privato per fornire servizi alle imprese. Il MIMIT ha già attivato tutti gli strumenti – dalle convenzioni da firmare con i Centri di Trasferimento Tecnologico al Manuale di Rendicontazione - per avviare i finanziamenti che consentiranno di efficientare i processi produttivi soprattutto delle piccole e piccolissime imprese, in particolare quelli in ottica di sostenibilità ambientale e di economia circolare.

Giovanni di Pino
artes 5

Il senso di responsabilità nell’uso dei robot: “anticipazione”, “scelta” e “responsabilità” sono alcune delle parole chiave per vincere sul mercato internazionale di cui Giovanni Di Pino, Professore Ordinario dell’Università Campus Bio-Medico Roma, ha discusso nella sua presentazione sui temi human-centered Industry 5.0, affermando l’importanza che diventino concetti da incorporare nei prodotti delle imprese coniugando le scienze pure dell’ingegneria e quelle sociali e umane per entrare nell’Industria 5.0.

Gestire la complessità attraverso le tecnologie digitali è la strategia con cui ENEL Green Power, rappresentata da Nicola Rossi, Responsabile Innovazione, riesce a giocare un ruolo di rilievo in un mondo che cambia velocemente, agendo in 32 parti del globo. Situazione che, di fatto, lo rende leader e primo operatore al mondo in termini di capacità di costruire impianti e realizzare progetti che riguardano decarbonizzazione ed elettrificazione, e di farlo in ottica di sostenibilità a tutto tondo, ovvero in termini di:

  • Energia sostenibile: di cui l’energia rinnovabile è solo una dimensione, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio a zero nel 2040
  • Riduzione dei rischi, nel mondo di sviluppo dei rinnovabili, attraverso la diversificazione tecnologica, il superamento delle dipendenze geopolitiche, la gestione del fine vita con il recupero dei materiali
  • Nuovo sistemi di valori per accelerare la transizione energetica anche a livello industriale
  • Digitalizzazione collegata a Robotica e Intelligenza Artificiale, che sono gli elementi di maggior impatto nel percorso di resilienza della trasformazione ecologica. La digitalizzazione è inoltre uno strumento potente, ha affermato Rossi, di supporto alle decisioni, che sono alla base dello sviluppo dei risultati, della gestione della qualità e dell’operatività, avendo un impatto fondamentale nei processi produttivi e manutentivi
  • Il sistema della sicurezza, trasversale ad ogni altro aspetto


A seguire, la tavola rotonda sui rischi e le potenzialità dell’Industria 5.0 moderata da Paolo Dario, Direttore Scientifico di ARTES 4.0 e Coordinatore dell’EDIH ARTES 5.0, che ha chiesto ai relatori di rispondere alla domanda: “Qual è secondo il vostro punto di vista il potenziale reale di Industria 5.0 nel processo di transizione digitale ed ecologica delle imprese e della PA: tecnologia, accettabilità, sostenibilità economica?

tavola rotonda
tavola rotonda

 

Francesca Tonini, Direttrice Esecutiva di ARTES 4.0, ha esposto la necessità di far leva sul nuovo framework di Industria 4.0 per rendere possibile una trasformazione sistemica in termini di sostenibilità con particolare attenzione anche al benessere di chi lavora.

Angelo Giuliana, Direttore Generale del Centro di Competenza MedITech, ha in particolare posto l’attenzione sul tema della salute e del “one health”, con un ruolo fondamentale nella ricerca tecnologica, attraverso l’integrazione con la robotica, per salvaguardare la persona.

 Paola Girdinio, Presidente di Start 4.0, ha di nuovo – dopo Di Pino - riportato l’analisi sul senso etico della tecnologia, che deve poter riguardare l’intera comunità, a partire da quella educante formata da scuole e università che sono cruciali per creare competenze per innovare.

 

Edoardo Gambacciani

Edoardo Gambacciani, Direttore Centrale Ricerca dell’INAIL, ha sottolineato che l’iniziativa dell’EDIH ha il potere di ampliare il raggio di azione a favore delle PMI. La centralità della persona è uno degli elementi principali dell’Industria 5.0 ed è la finalità istituzionale di INAIL, che riconosce costituzionalmente la tutela dei lavoratori contro i rischi del lavoro. La sfida raccolta, prima con il grande partenariato di ARTES 4.0 e oggi con ARTES 5.0, è quella di realizzare al meglio l’obiettivo di mitigazione dei rischi intervenendo in modo efficace sulle piccole e medie imprese, che caratterizzano il tessuto produttivo italiano e che solitamente hanno più difficoltà a investire sull’innovazione e, soprattutto, sull’innovazione per la salute e la sicurezza.

Stefania Ascione, a capo dell’unità di R&I e European Funds Advisory di Intesa Sanpaolo, ha parlato di rivoluzione, non solo tecnologica, ma soprattutto culturale, che riguarderà il nostro modo di lavorare, nuovi modelli di business e valori sociali.

Raffaele Spallone, Dirigente della Divisione II della Direzione Generale per la Politica Industriale, l’Innovazione e le PMI del MIMIT, ha sostenuto la necessità di accompagnare le imprese nel processo di trasformazione digitale e che a farlo siano proprio i Centri di Competenza e gli EDIH, il cui ruolo è anche quello di coadiuvare la PA nel far emergere i fabbisogni di innovazione. Le PA dispongono di risorse ingenti che non sono riuscite finora a valorizzare fino in fondo ma che possono fungere, coadiuvate dai centri di trasferimento tecnologico, da effetto moltiplicatore trasformando i processi di digitalizzazione delle imprese in modo nuovo e rilevante.

Antonio Lionetto, Funding Program Manager di STMicroelectronics, ha dato la disponibilità di ST, eccellenza mondiale in grado di contribuire a intervenire attivamente e rapidamente nei processi di trasformazione digitale attraverso la microelettronica, ad un nuovo ruolo sociale attraverso la sua capacità produttiva e tecnologica.

Rossella Raso


Tra i servizi offerti strumenti tecnici avanzati per il test prima dell’investimento, ha
riassunto Rossella Raso, project manager di ARTES 5.0, spiegandone le caratteristiche. L’EDIH è il nuovo punto di accesso per aziende e PA a un ecosistema di innovazione interconnesso di conoscenze, competenze e infrastrutture di eccellenza, distribuito su tutto il territorio italiano e connesso a diversi hub europei, attraverso un modello di rete radiale, e in particolare offre ai propri utenti servizi per la formazione, accesso agli investimenti e strumenti tecnici avanzati per il test prima dell’investimento, appositamente progettati per accelerare la transizione digitale ed ecologica in diversi settori, come la salute e la qualità della vita, la produzione sostenibile, l’economia della rigenerazione, l’industria creativa e culturale, l’artigianato, il turismo, fino al comparto cruciale dell’energia.

A conclusione dei lavori Andrea Tardiola, Direttore Generale INAIL, ha evidenziato le tre parole complessità, sostenibilità e responsabilità quali le parole chiave che hanno legato la discussione. L’intelligenza artificiale è un elemento interessante e di straordinario potenziamento degli interventi, che rischia però di sottrarre valore piuttosto che aggiungerlo, se non impariamo a governarlo. Infine, Paolo Dario Coordinatore dell’EDIH, nei saluti finali ha confermato la volontà di agire attraverso ARTES 5.0 puntando alla quinta rivoluzione industriale per “rilanciare” il sistema delle imprese. “Industria 5.0 sarà uno strumento formidabile per affrontare la sfida della sostenibilità oltre il principio del Do Not Significative Harm e in coordinamento con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L'economia della rigenerazione e i sistemi di intelligenza artificiale”, ha affermato, ”applicati alle tecnologie digitali e alle macchine intelligenti sono elementi chiave per la trasformazione digitale in linea con gli obiettivi della Strategia Innovate EU, del Green Deal e del Piano Next Generation EU. ARTES 5.0, con focus specifico sull'Intelligenza Artificiale e la Robotica, orienterà le aziende e le organizzazioni del settore pubblico verso nuove direzioni, utilizzando appieno tecnologie innovative, introducendo in modo massiccio macchine intelligenti per la sostenibilità e proiettandole ulteriormente oltre il 4.0 verso la quinta rivoluzione industriale e l'economia della rigenerazione. Il nostro fine ultimo”, ha concluso, “è quello di alimentare catene del valore sostenibili, incentrate sull'uomo e resilienti attraverso discontinuità tecnologiche e culturali basate sulla scienza, in linea con le attuali sfide affrontate dall'Unione Europea e con gli Obiettivi del programma Europa digitale”.

artes 5

Scritto da

Enza Spadoni
Enza Spadoni

Innovation Manager presso l'istituto di Bio-Robotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Responsabile Comunicazione&Marketing ARTES 4.0

Scopri di più su Enza Spadoni

Iscriviti alla newsletter

Lascia i tuoi dati per rimanere sempre aggiornato sulle ultime news da ARTES 4.0