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Finanziabilità 4.0: Focus Mezzogiorno

Finanza agevolata, Industria 4.0

Finanziabilità 4.0: Focus Mezzogiorno

31 mag, 2021

Il 5 marzo 2021 l’Agenzia delle Entrate ha confermato la cumulabilità di due importanti misure di agevolazione degli investimenti: 

  • Le iniziative TRANSIZIONE 4.0;
  • BONUS INVESTIMENTI SUD.

Per chi lavora e investe nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia, gli investimenti che soddisfano i requisiti di entrambe le agevolazioni, quindi, rischiano di essere gratis.

In questo articolo vi mostriamo come: il limite è che la somma delle agevolazioni non superi il valore totale del bene acquisito.

Dato l’estremo interesse dell’opportunità, questo articolo rischia di essere piuttosto tecnico, forse noioso. D’altro canto, è garantito l’alto ritorno del tempo investito nella sua lettura, se sei un’azienda del Sud.

Il bonus investimenti Sud

Il Bonus Sud finanzia beni strumentali tramite il credito di imposta. Tale credito di imposta viene concesso esclusivamente per quegli investimenti fatti in beni strumentali nuovi, come quelli impiegati per:

  • La realizzazione di uno stabilimento nuovo;
  • L’ampliamento di un vecchio stabilimento;
  • La diversificazione della produzione;
  • La trasformazione completa e radicale del processo produttivo di uno stabilimento già esistente;
  • La riattivazione di uno stabilimento già chiuso o vicino alla chiusura, in caso di mancata acquisizione.

Come si può leggere nel Testo del principio contabile emanato nel dicembre 2016 ed emendato il 29 dicembre 2017, tra i beni strumentali agevolabili vi sono quelli rientranti nella voce BII2 “impianti e macchinario” che comprende:

  1. Impianti generici: non legati espressamente alla attività della società (ad esempio: servizi riscaldamento e condizionamento, impianti di allarme ecc..);
  2. Impianti specifici: quelli legati alle attività produttive che caratterizzano l’azienda;
  3. Altri impianti (come forni e loro pertinenze);
  4. Macchinario automatico e macchinario non automatico: ovvero apparati che svolgono da sé (automatico) o con ausilio di persone (semiautomatico) alcune operazioni.

Sempre all’interno del Testo Principio Contabile vengono definiti i costi accessori d’acquisto, alcuni dei quali concorrono a formare il costo iniziale delle immobilizzazioni. Li menzioniamo, a puro titolo esemplificativo.

Per i fabbricati: 

  • Costi notarili per la redazione dell’atto di acquisto;
  • Tasse per la registrazione dell’atto di acquisto, 
  • Costi riferibili alla stipula dell’eventuale preliminare di acquisto; 
  • Onorari per la progettazione dell’immobile;
  • Costi per opere di urbanizzazione primaria e secondaria poste dalla legge obbligatoriamente a carico del proprietario; 
  • Compensi di mediazione.

Per gli impianti e i macchinari: 

  • Costi di progettazione;
  • Trasporti; 
  • Dazi su importazione;
  • Costi di installazione;
  • Costi ed onorari di perizie e collaudi;
  • Costi di montaggio e posa in opera;
  • Costi di messa a punto.

Per i mobili: il trasporto e i dazi su importazione.

Entità delle agevolazioni Bonus Investimenti SUD

Come si può vedere dalla tabella sottostante, la misura delle agevolazioni previste dal bonus investimenti SUD è differenziata in relazione sia alle dimensioni aziendali che all’ambito territoriale:

Ambito territoriale

Dimensione di impresa

Entità del contributo

Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna

Piccole imprese

45%

Medie imprese

35%

Grandi imprese

25%

Molise e Abruzzo

Piccole imprese

30%

Medie imprese

20%

Grandi imprese

10%

La misura Transizione 4.0

La Transizione 4.0 non è altro una misura agevolativa rivolta a finanziare per il 50% le apparecchiature aderenti alla normativa 4.0.

 In particolare, nell’allegato A Supplemento ordinario n.57/L alla GAZZETTA UFFICIALE è possibile leggere quali sono i macchinari finanziabili, ovvero quelli che rientrano nella categoria dei beni strumentali, quei beni cioè il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite sensori o opportuni sensori e azionamenti.

Si tratta di:

  • Magazzini automatizzati ed interconnessi ai sistemi gestionali di fabbrica;
  • Macchine, anche motrici e operatrici;
  • Strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi;
  • Dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati;
  • AGV e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi (ad esempio RFID, visori e sistemi di visione e meccatronici).

Tutte le macchine sopra citate devono essere inoltre dotate delle seguenti caratteristiche:

  1. Controllo per messo CNC (Computer Numerical Control) e/o PLC (Programmable Logic controller);
  2. Interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento da remoto di istruzioni e/o part program;
  3. Integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo;
  4. Sistemi intelligenti e connessi di marcatura e tracciabilità dei lotti produttivi e/o dei singoli prodotti (ad esempio RFID - Radio Frequency Identification).

È importantissimo sottolineare che Transizione 4.0 finanzia anche il software legato al funzionamento essenziale dell’hardware/macchinari agevolati. 

l software, sistemi, piattaforme e applicazioni che possono godere dell’agevolazione sono quelli relativi, tra gli altri, a:

  1. Gestione della qualità, sia a livello di sistema produttivo che dei relativi processi;
  2. Accesso a un insieme virtualizzato, condiviso e configurabile di risorse a supporto di processi produttivi e di gestione della produzione e/o della supply chain (cloud computing);
  3. Industrial analytics dedicati al trattamento e all’elaborazione dei big data che provengono dalla sensoristica loT applicata in ambito industriale (Data Analytics & Visualization, Simulation e Forecasting).

Costi accessori finanziabili

I costi accessori, anch'essi finanziabili, possono prevedere:

  1. Spese del personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario impiegati nei progetti);
  2. Strumentazioni e attrezzature;
  3. Costi relativi a immobili e terreni;
  4. Costi per la ricerca contrattuale, conoscenze e brevetti (acquisiti o in licenza), costi per servizi di consulenza e servizi equivalenti;
  5. Spese generali supplementari e altri costi di esercizio (materiali e forniture).

Intensità delle agevolazioni di Transizione 4.0

Bisogna fare innanzitutto una distinzione tra beni materiali 4.0 e beni immateriali 4.0

Beni materiali 4.0

Per tali beni (ricompresi nell’allegato A annesso alla legge di Bilancio 2017), il credito d’imposta - fruibile esclusivamente dalle imprese - viene riconosciuto soltanto per:

  • Gli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2021 (ovvero fino al 30 giugno 2022, nel caso l’ordine è stato accettato dal venditore e pagato per almeno il 20% del prezzo totale, entro il 31 dicembre 2021);
  • Gli investimenti effettuati dal 1° gennaio e fino al 31 dicembre 2022 (ovvero finanche al 30 giugno 2023, se l’ordine è accettato dal venditore e pagato per almeno il 20% del prezzo totale, entro la data del 31 dicembre 2022).

Nella prima fattispecie, il credito d’ imposta è riconosciuto nella misura del 50% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro, del 30% del costo, per investimenti superiori a 2,5 milioni e fino a 10 milioni, e infine del 10% del costo, per quegli investimenti compresi tra 10 e 20 milioni di euro.

Nella seconda fattispecie, invece, il credito d’imposta è riconosciuto ad un’azienda nella misura del 40% del costo per investimenti fino a 2,5 milioni, del 20% per investimenti superiori a 2,5 milioni ed entro i 10 milioni, del 10% per la quota di investimenti tra i 10 ed i 20 milioni.

Beni immateriali 4.0

Sono i beni ricompresi nell’allegato B della legge di Bilancio 2017, così come integrato dalla Legge di Bilancio 2018. 

Per questi beni, il credito d’imposta viene riconosciuto soltanto per gli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022 (ovvero fino al 30 giugno 2023, nel caso l’ordine è stato accettato dal venditore e pagato per almeno il 20% del prezzo totale, entro il 31 dicembre 2022).

Il credito di imposta, per questa fattispecie, ammonta al 20% del costo, calcolato su un importo massimo di 1 milione di euro.

Vengono considerate come agevolabili tutte le spese per servizi, sostenute sempre in relazione all’impiego di tali beni, mediante l’uso di soluzioni di cloud computing e soltanto per la quota imputabile per competenza.

Concludiamo dicendo che, è importantissimo avere i requisiti per ottenere i finanziamenti e poterli dimostrare, perché - data l’intensità del finanziamento - l’Agenzia delle Entrate applica regole ferree e controlli stringenti.

Come Centro di Competenza vogliamo supportare al meglio le aziende meridionali per cogliere questa grande opportunità facendo i passi corretti.

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Scritto da

Lorna Vatta
Lorna Vatta

Ex Direttrice Esecutiva di ARTES 4.0. Arriva ad ARTES 4.0 come naturale evoluzione del suo percorso: laureata in ingegneria gestionale al Politecnico di Milano, per 15 anni lavora in una multinazionale americana della meccanica avanzata, sempre sui fronti di sviluppo prodotti e business. In questo periodi vive e lavora anche in USA e UK, dove frequenta anche un MBA di UMIST e Manchester Business School. Completata l’acquisizione e l’integrazione di una media azienda italiana nel gruppo, diventa Chief Strategy & Technology Officer di Fabio Perini SpA, leader mondiale della meccatronica per la trasformazione e l'imballaggio di prodotti tissue. Nel 2013 lascia la “old economy” e, da consulente indipendente e Business Angel, lavora con PMI e startup digitali e altamente innovative, principalmente nel business development per Clienti industriali che affrontano la digitalizzazione dei processi. Sono gli anni in cui nasce l’Industria 4.0, e da subito Lorna punta sulla combinazione di competenze industriali e digitali. Il nuovo direttore scientifico di ARTES 4.0 è oggi il professor Paolo Dario

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