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Intervista a Carlo Alberto Avizzano per il primo progetto "a sportello"

Industria 4.0

Intervista a Carlo Alberto Avizzano per il primo progetto "a sportello"

29 apr, 2021

Il Centro di Competenza ARTES 4.0, oltre a seguire progetti finanziati, può essere un’ottima soluzione per rendere più semplice e snella la gestione dei cosiddetti progetti “a sportello”, ovvero di quei contratti che vedono una o più aziende come Clienti dell’innovazione, e uno o più soci di ARTES 4.0.

Non solo quindi orientamento e formazione ma anche supporto alle aziende che vogliono intraprendere progetti di R&S con contenuti tecnologici.

ARTES 4.0 è in grado di facilitare e costruire la logistica del potenziale progetto, aggregando e selezionando partner e fornitori di valore, senza vincoli geografici o fisici.

In questo modo l’azienda viene accompagnata nel processo decisionale verso studi di fattibilità, riducendo il rischio correlato ai processi di innovazione e apportando tutte le risorse necessarie con un approccio no-profit ed expertise ai massimi livelli in Italia.

Il beneficio è massimo quando tra i fornitori ci sono università o centri di ricerca pubblici.

Organismi progettati per gestire ricerca e formazione e non contratti commerciali.

Quindi non stiamo parlando di progetti di ricerca, ma di innovazione di prodotto, di trasferimento tecnologico, di realizzazione di prototipi e preserie.

Oggi vi riportiamo i benefici che ci ha descritto il Prof. Carlo Alberto Avizzano, che per primo ha sperimentato lo sfruttamento di questa nuova modalità.

Il contratto in questione prevede la progettazione e la realizzazione di alcuni prototipi per un’azienda anche lei pubblica.

L’inserimento di ARTES 4.0 come intermediario è stato provvidenziale per semplificare alcune procedure.

I benefici identificati dal Prof. Avizzano ad oggi, con il progetto ancora in corso di svolgimento, sono ben 6:

  1. TEMPI DI RISPOSTA RAPIDI
    É fondamentale che i tempi di risposta siano più rapidi di quanto possono essere con i processi di acquisto dell’università.
    Grazie a procedure molto snelle tipiche di un ente privato, ARTES 4.0 è in grado di dare alle aziende Clienti tempi di reazione molto rapidi.
    ARTES 4.0 ha procedure chiare e pubbliche di acquisto.

  2. LE AZIENDE HANNO GIÀ DEI VINCOLI SUI BENI E PROCUREMENT
    Spesso le aziende Clienti hanno procedure di acquisto proprie, fornitori approvati per determinate categorie di fornitura, o altre scelte che hanno il diritto di soddisfare.


    ARTES 4.0 riesce a combinare la scelta del prezzo migliore per una determinata fornitura con il rispetto delle regole del Cliente.
    In questo modo, anche per prodotti e servizi innovativi, riusciremo a garantire all’ azienda di mantenere, per esempio, scelte di standardizzazione.

    C’è poi l’opportunità di evitare all’università complesse procedure legate al trasferimento di cespiti a terzi: essendo gli acquisti fatti direttamente da ARTES 4.0, questi saranno trasferiti all’azienda Cliente in automatico con l’evasione del contratto.
    La conseguenza più importante, tra le altre, è quella del garantire anche il trasferimento di termini e dei titoli di garanzia dei fornitori in tempi rapidi all’azienda Cliente.
    ARTES 4.0 nasce proprio come “General Contractordell’innovazione e di conseguenza è in grado di semplificare il processo di acquisto e vendita.

  3. LE ATTIVITÀ E RICADUTE SCIENTIFICHE SONO BASSE, IL SEGRETO INDUSTRIALE LIMITA LA PRODUZIONE DI OUTPUT SCIENTIFICO
    In queste fasi progettuali si parla sempre più di brevetti e sempre meno di pubblicazioni, che probabilmente sono già state prodotte nelle fasi precedenti e sono un output più interessante per l’università.

    É abbastanza frequente che l’azienda che acquisisce e vuole utilizzare una certa innovazione, la voglia tenere segreta, proteggendo la proprietà intellettuale.
    Ciò è un ulteriore limite all’opportunità per l’università di produrre pubblicazioni scientifiche, facendo quindi diminuire l’interesse a progetti di innovazione e trasferimento tecnologico.
    ARTES 4.0, di contro, nasce ed è progettata proprio per supportare aziende e università/centri di ricerca in queste fasi di sviluppo prodotto: nella missione di ARTES 4.0 c’è l’accompagnamento dei progetti da TRL 5 a 8, proprio nelle fasi meno attraenti per l’università e subito prima di quelle di commercializzazione, le più interessanti per le aziende.

  4. RESPONSABILITÀ TECNICA E COMMERCIALE SUI RISULTATI
    Chi fornisce un prodotto è responsabile della garanzia e dell’assistenza tecnica al prodotto stesso.

    É evidente però che per l’università questo è davvero un grosso problema, fuori dalla attività tipica. Anche qui l’intermediazione di ARTES 4.0 può essere molto utile a risolvere il problema e soddisfare queste aspettative, direttamente con la gestione ARTES 4.0, oppure coinvolgendo altre aziende partner in grado di fornire questi servizi.

  5. I CONTRATTI DI FORNITURA RICHIEDONO SUPPORTO DURANTE TUTTO IL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO
    Le aziende Clienti tendono ad avere le aspettative tipiche rispetto a un fornitore quali supporto post-vendita, disponibilità ricambi, assistenza tecnica, ma è quasi inconcepibile per le università garantire questi servizi a supporto, usuali di progetti industriali.
    Anche in questo ambito la mediazione di ARTES 4.0 può essere molto importante ed apprezzata: direttamente o attraverso i propri Soci, ARTES 4.0 è in grado di fornire supporto continuativo in modalità strutturata e non occasionale.
  1. NECESSITÀ DI ELEVATA CONOSCENZA IN MATERIE ANCORA ALLO STATO DELL'ARTE
    Ma se è tutto così complesso per l’università, perché le aziende Clienti non si appoggiano ad aziende commerciali?

    La risposta è scontata, ma non dimentichiamola: questi sono ambiti in cui non sono presenti ancora soluzioni di mercato e quindi è indispensabile poter attingere a competenze di università e centri di ricerca. Enti come ARTES 4.0 nascono proprio per colmare questa esigenza molto specifica, particolare, articolata e complessa, e farlo nel modo migliore possibile.

IL MANDATO DI ARTES 4.0 PER L’ACCOMPAGNAMENTO DEI TRL ALTI

ARTES 4.0 accompagna i progetti con TRL almeno 5 fino a TRL 8, quindi con un grado di maturità tecnologica di partenza che abbia superato la fase di validazione in laboratorio e sia pronto per la validazione tecnologica in ambito industriale, o che abbia concluso questa fase.
Il punto di arrivo è la fase immediatamente precedente a quella della commercializzazione ovvero il completamento della definizione e qualificazione completa del sistema.

Immagine1

La tabella esprime TRL indicativi e non va presa in modo rigido, ma vuole essere utile a valutare gli ambiti ideali in cui rivolgersi ad ARTES 4.0 può essere una scelta vincente per l’azienda Cliente e per il partner accademico.

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Scritto da

Lorna Vatta
Lorna Vatta

Ex Direttrice Esecutiva di ARTES 4.0. Arriva ad ARTES 4.0 come naturale evoluzione del suo percorso: laureata in ingegneria gestionale al Politecnico di Milano, per 15 anni lavora in una multinazionale americana della meccanica avanzata, sempre sui fronti di sviluppo prodotti e business. In questo periodi vive e lavora anche in USA e UK, dove frequenta anche un MBA di UMIST e Manchester Business School. Completata l’acquisizione e l’integrazione di una media azienda italiana nel gruppo, diventa Chief Strategy & Technology Officer di Fabio Perini SpA, leader mondiale della meccatronica per la trasformazione e l'imballaggio di prodotti tissue. Nel 2013 lascia la “old economy” e, da consulente indipendente e Business Angel, lavora con PMI e startup digitali e altamente innovative, principalmente nel business development per Clienti industriali che affrontano la digitalizzazione dei processi. Sono gli anni in cui nasce l’Industria 4.0, e da subito Lorna punta sulla combinazione di competenze industriali e digitali. Il nuovo direttore scientifico di ARTES 4.0 è oggi il professor Paolo Dario

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